All’interno di un’intervista rilasciata a beneficio dei Canali Comunicativi Ufficiali della SSD Palermo Calcio, Francesco Vaccaro, ha espresso il suo pensiero rispetto alla tristissima situazione che si sta vivendo in questo momento nel mondo intero. Oltre a questo, sono molteplici le tematiche affrontate dal 21enne terzino abruzzese, dalle proprie considerazioni rispetto alla struttura societaria e al percorso sin qui concretizzato dalle Aquile, passando per l’esternazione delle sensazioni vissute ritornando ad allenarsi al “Barbera”, fino ad arrivare agli auspici che lo riguardano con riferimento al proseguimento di carriera.
Di seguito, il contenuto integrale dell’intervista rilasciata nelle scorse ore da Francesco Vaccaro.
“Nonostante l’intero mondo del Calcio sia in difficoltà ed in confusione, il Palermo sta dimostrando con i fatti di avere un’organizzazione straordinaria e non ha nulla da invidiare ai Top Club della Serie A. Durante questi due mesi di isolamento, noi calciatori siamo stati costantemente seguiti e tutelati anche dal punto di vista economico, a differenza di molti colleghi di altre squadre che sono in seria emergenza. Dopo aver consegnato le cyclette per proseguire al meglio la preparazione a casa, adesso la Società ci ha dato la possibilità di poter utilizzare il campo del Barbera per svolgere sedute individuali facoltative seguendo il programma del preparatore atletico, un’ottima alternativa per non essere costretti a correre in un affollato parco pubblico con i rischi del caso.
Ieri sono arrivato allo Stadio molto presto per godermi ogni momento, subito dopo Capitan Santana che è sempre il primo ad arrivare al campo ed è un esempio fondamentale per tutti noi. Le condizioni del terreno di gioco sono spettacolari, sembra di essere in uno stadio inglese, peccato che purtroppo dovremo aspettare ancora per poter disputare una gara. Tornare al Barbera è stato davvero emozionante e molto utile per l’umore e per la mente. Anche se da lontano, rivedere i miei compagni dopo tanto tempo, mi ha dato la consapevolezza che forse la fine di questo incubo sia più vicina. Sul futuro restano molti interrogativi e timori, faccio ancora fatica ad immaginare come cambieranno le nostre vite. In queste settimane di clausura ho avuto la fortuna di non essere da solo, io abito insieme a Felici, Ferrante e Lucca, in compagnia, il tempo è trascorso più velocemente. Adesso aspettiamo di sapere cosa verrà sancito dalle istituzioni politiche e calcistiche sul futuro dei campionati. Fino all’ultimo noi avremo la speranza di poter concludere e vincere il torneo sul campo. Ad ogni modo, qualsiasi decisione sarà presa, nessuno potrà mettere in discussione i meriti del Palermo, è stato un campionato dominato dalla prima all’ultima giornata disputata.
Personalmente, è stata una stagione decisiva per il prosieguo della mia carriera. I primi tempi sembrava quasi di vivere in una favola, giocare in casa davanti a ventimila tifosi è un privilegio per pochi. Ma con il passare dei mesi, tra noi compagni di squadra è cresciuta la convinzione che quello che stavamo realizzando fosse il frutto di sacrifici e cultura del lavoro. Sarebbe un autentico sogno proseguire la mia esperienza in rosanero, ma prima voglio pensare soltanto all’obiettivo stagionale che ancora non è stato raggiunto”.