Si va verso una vera e propria rivoluzione del calcio italiano. Dopo le polemiche delle ultime settimane, il mondo del pallone potrebbe definitivamente subire stravolgimenti clamorosi. Quasi certo che alcune misure toccheranno in maniera decisiva anche la Serie D e tutto il mondo dilettantistico. Le novità saranno illustrate alle 23 su Sportitalia, canale 60, con Michele Criscitiello e Alfredo Pedullà. Una serata che può cambiare il destino del calcio italiano.
Diretta testuale.
23.03. Il calcio italiano sta studiando un’importante ripartenza. Siamo pronti alle smentite. Il calcio, per evitare i tribunali, deve capire come reinventarsi. Ipotesi che potrebbe presto finire sul tavolo di Gabriele Gravina. Si va verso un nuovo format del calcio italiano. La prima certezza potrebbe essere lo slittamento dell’inizio del campionato a metà settembre.
23.06. C’è la possibilità di ridurre i club professionistici da cento a sessanta. E’ un piano d’esecuzione per dare sostenibilità al calcio italiano.
23.08. L’ago della bilancia non sarà la serie A. A cambiare potrebbero essere B, C e D.
23.11. Le squadre professionistiche oggi sono cento. L’obiettivo è di passare a sessanta per avere le agevolazioni fiscali per tutte le società che non riescono a gestire i costi. La serie A resterà a venti. La serie B avrebbe molti più soldi. L‘obiettivo è una B con due gironi da venti. Le squadre attuali e altre venti provenienti dalla serie C. La B andrebbe a prendere anche la mutualità della C. Non ci sarebbe più la C ma la terza serie sarebbe rappresentata dalla D, con agevolazioni fiscali per le società. Tre gironi da venti, di cui quaranta dalla C e le migliori venti dalla D. L’attuale serie D tornerebbe a chiamarsi Interregionale, con nove gironi da diciotto. Dalla B alla serie D sei retrocesse (tre per gironi). La serie C perderebbe ogni tipo di valore. Le squadre della serie D (terza serie) si troverebbero a pagare i rimborsi, anziché costi esorbitanti come accade oggi (l’attuale serie C).
23.21. I due gironi della B sarebbero mixati, senza distinzioni tra le squadre attualmente in B e quelle attualmente in C. Stessa cosa per la terza serie.
23.32. Se il Governo dovesse dare l’ok alla Federazione, la proposta potrebbe essere attuata dalla stagione 2020/2021.