All’interno di un’intervista rilasciata a beneficio dei Canali Comunicativi Ufficiali della SSD Palermo Calcio, Masimiliano Doda, ha espresso il suo pensiero rispetto alla tristissima situazione che si sta vivendo in questo momento nella nostra nazione. Oltre a questo, sono molteplici le tematiche affrontate dal 19enne terzino albanese, dalle proprie considerazioni rispetto allo scenario conclusivo di questo campionato, passando per dei pensieri riguardanti il comportamento delle istituzioni albanesi di fronte all’emergenza sanitaria, fino ad arrivare agli auspici che lo caratterizzano con riferimento al proseguimento di carriera.
Di seguito, il contenuto integrale dell’intervista rilasciata nelle scorse ore da Masimiliano Doda.
“In queste settimane in cui ho avvertito di più la mancanza dei miei cari, è stato fondamentale l’affetto della mia seconda famiglia. Siamo costantemente in contatto tra di noi: calciatori, Direttori, Staff Tecnico, Staff Medico e Team Manager. Impossibile considerarli solo rapporti di lavoro, l’aspetto umano di tutto ciò è prioritario, la nostra unione ed organizzazione societaria, è alla base dei successi e non abbiamo rivali in questa categoria. Il futuro dei campionati sarà deciso dalle istituzioni, ma dopo 26 giornate di campionato sempre al comando e con 7 punti di vantaggio sulla seconda, il primato non può essere messo in discussione: la squadra merita ampiamente il passaggio al professionismo.
Dopo oltre un mese trascorso in isolamento forzato, c’è tanta voglia di riassaporare la libertà. La speranza è che presto ci sia consentito quanto meno di allenarci in gruppo, ovviamente nel rispetto di qualsiasi precauzione sanitaria. Mi manca correre dietro al pallone lungo la fascia, così come mi mancano tutte le persone che ogni giorno lavorano per il bene del Palermo. Sono stato fiero delle parole e della scelta del Premier albanese Edi Rama, di inviare da Tirana medici ed infermieri in aiuto all’Italia. In un contesto di emergenza globale, un simile gesto di solidarietà dovrebbe essere d’esempio. Sono molto legato all’Albania ed al suo popolo, dopo il terribile terremoto che ha sconvolto il Paese alla fine del 2019 insieme a Kraja abbiamo sentito il bisogno di conoscere i nostri fratelli di Piana degli Albanesi, è stata un’esperienza molto istruttiva e la ricordo con grande affetto. Questa stagione è stata fondamentale, perché sono maturato sia dal punto di vista umano, sia da quello calcistico. Dispiace per l’infortunio subito alla prima trasferta del girone di ritorno e che mi ha frenato, sono consapevole che il mio percorso di crescita sia soltanto all’inizio e la strada sarà ancora molto lunga e difficile.
La mia ambizione è quella di proseguire la mia esperienza in rosanero, vorrei dimostrare le mie qualità in un contesto più selettivo e conquistare, settimana dopo settimana, la fiducia e la stima del Club e dei tifosi. Palermo è una piazza incredibile, la passione della sua gente ti travolge ed allo stesso tempo ti spinge a dare tutto per questi colori, che bisogna onorare al massimo, in campo, ma anche fuori”.