In un momento così particolare e doloroso che ha colpito la Nazione, non è facile parlare di calcio giocato: la Redazione di TuttoSerieD, ha intercettato uno dei protagonisti del Girone H, Antonio Amodio, direttore sportivo del Sorrento, per capire il suo punto di vista in merito a questa situazione: “Questa epidemia ci ha messo alle corde: una popolazione intera che rimane a casa. Un momento brutto, che ci può permettere di stare di più con la famiglia nel mio caso. Ci sono tante negatività, soprattutto con l’economia che non gira e ci sono tanti problemi in giro. Spero che si riprenda presto e che lo Stato aiuti tutti, e c’è gente che non può mettere il piatto a tavola. Sotto il punto di vista calcistico, spero che non sia devastante, e per tante società può essere un problema sia per quest’anno che per quello successivo”.
RIPRESA – “Penso che sarà difficile riprendere, quindi è giusto fermare qui il campionato. Noi stavamo attraversando un ottimo periodo e non avevamo niente da perdere. A noi dispiace non riprenderlo, e rispetto a Foggia e Cerignola avevamo meno pressioni di tutti, eravamo a pochi punti dalla prima e potevamo giocarcela fino alla fine, avendo due scontri diretti, poi non si sa mai. Potevi anche perderle tutte, devi pensare sia in positivo che negativo. Su quello che verrà: le prime devono andare in C, hanno ampiamente dimostrato che possono stare in quella posizione, poi dopo ci saranno dei ripescaggi e sicuramente andranno avanti le società forti, ambiziose e che hanno un potere economico. Per le retrocessioni sia giusto bloccarle, o le ultime che sono staccate di 5-6 punti possono anche retrocedere, nonostante non sia giusto visto che mancano 8 partite. Sibilia poi ha dimostrato di essere all’altezza e saprà al meglio lui cosa fare. Per la Serie A credo che sia giusto farla riprendere, anche perché altrimenti il calcio e tutto il circuito perderebbe troppo. Poi se lo Stato ha la forza come in altri Stati di fermare tutto, ben venga. Ma non credo”.
STIPENDI – “Molte società avranno problemi e diverse, invece, già si stanno organizzando. Il Sorrento vive di turismo, poi l’MSC è il nostro maggior sponsor e al momento è tutto fermo. Mi ha detto il presidente che potremmo avere dei problemi economici, ma siamo pronti ad affrontarli. Vedo che ci sono molte società che stanno programmando la prossima stagione, chiamando addetti ai lavori e calciatori. Lo Stato, mi auguro che darà una mano alla società, anche la LND si sta muovendo in merito alle iscrizioni, con delle agevolazioni. Quello che mi fa più male, sono i calciatori e gli addetti ai lavori, che ci rimetteranno in quanto verranno pagati fino a febbraio, e non verranno percepiti 3 mesi. Di queste spese potrebbero trarne vantaggio le società. Un’altra cosa che mi dà molto fastidio, è che ci sono tanti presidenti che si stanno approfittando di questa situazione e non pagano da tempo, e si permettono di dire che faranno la squadra per vincere. Questi calciatori che sono a casa e non stanno prendendo un euro, il prossimo anno devono guadagnare il giusto, non è corretto che lo stipendio sia ridotto. I calciatori che perdono gli stipendi quest’anno, devono accontentarsi l’anno prossimo? Già probabilmente non pagheranno l’iscrizione o altro, almeno pagassero i calciatori e cercassero di farli stare bene”.
BILANCIO STAGIONALE – “La nostra forza è il gruppo di veri uomini. Poi ci sono un paio di under che possono fare la categoria superiore, parlo di Fusco e Vitale. All’inizio abbiamo avuto dei problemi, costruendo una squadra sul 4-4-2. Poi le prime giornate, avevamo La Monica squalificato che è stata tra le rivelazioni di questo Sorrento. Siamo passati a 3 a centrocampo e la squadra ha iniziato a girare, allo stesso tempo avevamo alcuni calciatori non in condizione in quanto non avevano fatto la preparazione con noi, e poi hanno fatto un grande campionato. Tutto il contesto ha aiutato, il Sorrento è una società encomiabile e si può ancora migliorare, considerando che sono stati fatti degli errori, e me ne assumo le responsabilità. E poi il Sorrento è una delle poche società che sta cercando di pagare il mese di marzo e farà tutto il possibile, anche se come si sa ci sono problemi”.
INTERESSE TARANTO – “Sarebbe da falsi, non dire che farebbe piacere una chiamata del Taranto. E’ una grande piazza, che sta facendo grossi sacrifici per vincere il campionato, e sarebbe un lusso per me e ne sarei onorato. Quando inizi queste carriere, pensi di andare in una piazza importante, ma al momento penso al presente e a quello che ho in casa mia. Ho ancora un accordo con il Sorrento e spero di mantenerlo, perché qui lavoro a pieni poteri, assumendomi le responsabilità, e mi farebbe piacere restare, c’è un clima fantastico per lavorare. Taranto, però, sarebbe una delle poche piazze che mi metterebbe a pensare, ma allo stesso tempo, c’è troppa negatività intorno alla piazza, ed essendo un direttore giovane mi devo guardar bene da questo. Io vorrei fare carriera e arrivare più in alto possibile”.
MESSAGGIO – “Momento difficile, bisogna riprendersi e stare sereni. Poi dopo si può pensare al calcio e alle società. Quello che posso dire ai tifosi del Sorrento, è che quest’anno avremmo potuto avverare un sogno. Se ci sarà la possibilità, ci riproveremo il prossimo anno, con la speranza che l’economia torni a girare”.
Ringraziamo Antonio Amodio e l’ufficio stampa del Sorrento per la disponibilità e cordialità mostrata ai nostri microfoni.