Succede anche questo, nel periodo più duro e triste degli ultimi cinquant’anni. In casa Torres sono ore particolarmente bollenti. L’allenatore Marco Mariotti e i giocatori hanno deciso di affidarsi alle vie legali contro la società per richiedere i rimborsi da marzo a giugno. A comunicarlo è stato lo stesso presidente Sechi, che si è affidato al sito ufficiale del club per manifestare la sua enorme delusione.
“Ho ricevuto due giorni fa – si legge nella nota – dall’avvocato De Cesaro una PEC firmata da tutti i giocatori e dall’allenatore Marco Mariotti (da tale procedura si sono dissociati il preparatore atletico Mascaro e il preparatore dei portieri e vice allenatore Tore Pinna), in cui si chiede alla Società, anzi si intima, il pagamento delle mensilità da marzo a giugno, nonostante lo stop di tutti i campionati. Nella stessa lettera, indirizzata anche alla Regione Sardegna, i giocatori e il tecnico prospettano addirittura azioni legali per avere il suddetto rimborso tramite i contributi regionali alle Società. Ricevuta la PEC ho contattato la Lega Nazionale Dilettanti che mi ha confermato quanto già noto e cioè che la Torres non è in alcun modo tenuta al pagamento di emolumenti per prestazioni mai effettuate, così come nessuna Società di serie D. Sconcertati dell’accaduto, come il sottoscritto, mi hanno chiesto di avere la documentazione in oggetto in quanto i giocatori e il tecnico Mariotti, portando avanti quanto esposto e rivolgendosi ad un avvocato, mai hanno informato la Lega Nazionale Dilettanti come previsto dalle normative federali; ma sulle eventuali questioni disciplinari non entro nel merito. Ho ottemperato regolarmente a tutti gli impegni con la squadra per le mensilità dovute fino al mese di febbraio, sempre tramite bonifico bancario. Tutto facilmente documentabile. Per il mese di marzo, come più volte dichiarato, la Società si è attenuta alle indicazioni della Lega e del presidente Sibilia, comuni a tutte le formazioni militanti nel campionato di serie D ad oggi fermate dalla grave emergenza sanitaria Covid-19. Aggiungo che, oltretutto, ben 12 dei 23 firmatari della lettera hanno potuto accedere ai contributi posti in essere dallo Stato con il decreto Cura Italia, ricevendo quindi il sussidio grazie anche alla Società che ha controfirmato la documentazione, regolarizzando la pratica. Detto tutto questo, la presa di posizione dei giocatori e del tecnico non solo è legalmente inaccettabile ma lo è anche moralmente. Oltre alle conseguenze gravissime sull’immagine della Società, si tratta di pretese eticamente scorrette, fuori luogo e distanti anni luce dalla situazione attuale, fatta di emergenza, di lutti e di disagio sociale ed economico per tutti, a tutti i livelli; non esiste solo il calcio“.
Tutta la delusione del numero uno della Torres, che ovviamente sarà chiamato a prendere provvedimenti. Innanzitutto l’esonero di Mariotti. Improbabile, infatti, ipotizzare la presenza del tecnico nella prossima stagione o in quella in corso, qualora si dovesse tornare in campo. E’ questo è un altro nocciolo della questione. Se il campionato dovesse essere portato a termine – come auspicato più volte dal presidente della Lnd Sibilia – Sechi si troverà di fronte una squadra che ha agito contro la società e che dunque si troverebbe destabilizzata, per propria scelta e logica conseguenza, nella corsa al primo posto, distante 10 punti. Ma questo, forse, oggi è l’ultimo dei problemi.
Di certo c’è che è sorprendente la presa di posizione di Mariotti e dei suoi ragazzi, visto che ancora è tutto in discussione. Ci parleranno di lavoro e stipendi. Tutto giusto e lecito, ma c’è un’Italia in ginocchio e soprattutto c’è un regolamento che consente alle società di essere esente dal pagamento dei rimborsi in una situazione come questa. Bisognava aspettare e avere buon senso.