All’interno di un’intervista rilasciata a beneficio dei Canali Comunicativi Ufficiali della SSD Palermo Calcio, Roberto Floriano, ha espresso il suo pensiero rispetto alla tristissima situazione che si sta vivendo in questo momento nella nostra nazione. Oltre a questo, sono molteplici le tematiche affrontate dal 33enne funambolo italo-tedesco, dalle residue possibilità di ripresa dell’attività agonistica, passando per le proprie considerazioni rispetto alla struttura societaria e al percorso sin qui concretizzato dalle Aquile, fino ad arrivare agli auspici che lo riguardano con riferimento al proseguimento di carriera.
Di seguito, il contenuto integrale dell’intervista rilasciata nelle scorse ore da Roberto Floriano.
“Spero che si possa rivedere la luce in fondo al tunnel al più presto e che si ritorni gradualmente alla normalità, ma di certo l’Italia resterà segnata da questa tragedia. Molte famiglie oggi stanno soffrendo, per un lutto o per la fame. Chi ha la possibilità, mai come adesso, dovrebbe agire. Anche io, a titolo personale, ho voluto dare una mano a chi ha più bisogno, è il minimo che potessi fare. Fino a quando non sarà scoperto il vaccino per questo virus, sarà difficile affrontare la vita come prima. Mi manca andare al campo, così come fare una passeggiata in centro con la mia famiglia. La solita routine, oggi, sembra qualcosa di straordinario per tutti. Non vedo l’ora di poter abbracciare di nuovo i miei compagni di squadra ed i tifosi, che fin dal mio arrivo hanno sempre manifestato il proprio grande affetto.
Noi siamo più che pronti a ripartire e terminare la stagione. La nostra Società ha la stessa struttura di un club di Serie A e per questo motivo non ci sarebbe alcun problema a rispettare anche i più rigorosi protocolli sanitari, mentre molti Presidenti non vogliono ricominciare, perché non dispongono delle stesse capacità economiche ed organizzative. Sarà tuttavia compito del Governo e delle istituzioni calcistiche, trovare le soluzioni. Non sarà certamente una decisione facile, per via delle numerose componenti in gioco. Tante volte questo sport è al centro delle polemiche e gli addetti ai lavori vengono visti come una casta di privilegiati, ma non dimentichiamo che ogni anno, l’impatto del mondo del pallone sulle casse dello Stato, è tutt’altro che indifferente. Non concludere il campionato sul campo, sarebbe un vero peccato. Ad ogni modo dopo 26 Giornate disputate ed un vantaggio attuale di 7 punti sulla seconda, è oggettivo che meritiamo il salto di categoria.
La mia prima parte di stagione, a Bari, è stata un po’ in salita e non ho avuto molte occasioni. Ma sono convinto di aver fatto la scelta giusta a gennaio, perché Palermo è una piazza fantastica. Ho realizzato 6 gol in 8 gare e lo stop è avvenuto proprio mentre stavo raggiungendo il top della forma. Se il torneo dovesse proseguire, farei di tutto per arricchire questo bottino, che non è comunque male per un esterno. Il mio futuro lo vedo a tinte rosanero: voglio essere ancora protagonista insieme al Palermo”.