In diretta dagli studi di Sportitalia, ospite della trasmissione “Sportitaliamercato” condotta da Michele Criscitiello, è intervenuto Cosimo Sibilia. Di seguito le dichiarazioni del presidente della Lega Nazionale Dilettanti, che in collegamento ha commentato il momento che sta vivendo il calcio a causa del diffondersi repentino del Covid-19.
RIPRESA CAMPIONATO – “Io esprimo un giudizio. Aspettiamo senza fare previsioni, che possono essere smentite da un giorno all’altro. Se devo dire con certezza quello che succederà, non sento di pronunciarmi. Vogliamo chiudere questa tragedia del Coronavirus e con la collaborazione delle istituzioni cercare di rimettere al centro il pallone e far ricominciare i campionati. C’è una valutazione approssimativa della questione, e dobbiamo rispettare le regole affinchè passi subito questo momento. Come LND vogliamo portare a termine il campionato: secondo noi il giudice deve essere il campo e vogliamo raggiungere questo obiettivo, quando le condizioni saranno ottimali”.
DALLA A ALLA D – “Tutti i campionati devono ripartire. Il calcio esce insieme da questa situazione. Io sono il responsabile di una miriade di società: 12000, 60mila squadre oltre un milione di tesserati e organizziamo circa 550-600 partite l’anno. Siamo stati i primi a fermare il campionato, e per questo ringrazio anche i comitati regionali. Noi siamo un mondo che rappresenta tante persone e tante qualità umane che portiamo sui campi di calcio, che ne uscirà da questa situazione quando e se ci saranno le condizioni sanitarie. Non vogliamo mandare nessuno allo sbaraglio. Prima vorremmo chiudere questa tragedia: partiremo tutti insieme dalla Serie A arrivando ai campionati regionali. All’attenzione di tutti ci saranno i campionati professionistici (A-B-C), noi siamo pronti a ripartire con le cautele del caso. Oggi si faceva l’ipotesi del 17 maggio: se dovessimo ripartire nella seconda metà di maggio, chiudiamo il campionato a fine giugno, giocando tre volte a settimana. Tutti abbiamo l’obbligo di portare a termine i campionati. Vogliamo impiegare 40 giorni per chiudere il campionato. Si riparte dall’ultima giornata e si completa (8 partite nei Gironi del Sud e 11 per quelli colpiti dal Coronavirus). Se ci saranno le condizioni, ci si potrà allenare quanto prima, ma dobbiamo aspettare i fatti: con il 14 Aprile si chiude con un provvedimento del Governo. Noi siamo pronti a discutere il tutto e raggiungeremo il risultato”.
LND – “Se non ci saranno le condizioni si discuterà. Tutto questo lo deve valutare il Governo per quanto riguarda i collaboratori sportivi se inserire o meno i calciatori. Probabilmente un fondo per questi calciatori, che vivono con i 1000 euro di rimborso spese. Dobbiamo essere sensibili e aspettiamo le decisioni. Le idee devono essere più chiare e immediate. Se non c’è prestazione, come fa ad esserci un rimborso dalle società. Viviamo un momento complicato per la LND. Noi rischieremo di perdere il 30% delle società, che moltiplicate per le squadre saranno circa 18mila: siamo lo specchio del paese.
L’anno scorso abbiamo compiuto 60 anni. Ho avuto il piacere di incontrare in tutto il Paese, tanti dirigenti delle varie società. La Lega Dilettanti parte dai piccoli borghi e dai rioni, arrivando alle grandi metropoli: l’anno scorso Bari, Avellino e Cesena. Quest’anno Palermo, Mantova, Campobasso, Foggia. Quelle che mi fanno voglia di fare attività sportiva sono quelle piccole, che con grande parsimonia e sobrietà portano avanti il nostro mondo. Siamo certi delle difficoltà e siamo attenti alle esigenze delle società. Con Gravina abbiamo condiviso tutte le decisioni e ci sentiamo tutti i giorni. Fideiussioni? Sono d’accordo che dobbiamo dare la possibilità ai dirigenti di avere un sollievo per quanto riguarda l’iscrizione ai campionati”.
UNDER – “Vorrei che giocassero molti giovani e noi incentiviamo anche con premi di carattere economico. La priorità ora è la ripresa dei campionati. Finchè sarò presidente della LND, io insisto per i giovani anche perché la Nazionale di Mancini, ripartendo dei giovani, ha vinto tutte le partite del Girone”.
INCENTIVO SOCIETA’ – “Noi aspettiamo le determinazioni governative. Abbiamo avuto una gestione molto parsimoniosa: sicuramente le società avranno una considerazione economico-finanziaria visti alcuni problemi che hanno. Vogliamo la vicinanza delle istituzioni: ad esempio quella dei fitti per gli impianti sportivi o di usufruire per i dilettanti della Legge Melandri. Da soli non ce la possiamo fare”