Stiamo vivendo un periodo surreale, la pandemia in corso ha bloccato tutte le attività di ogni tipo, i vari decreti del governo vista la situazione in essere ha deciso di mantenere aperte solo una parte di esse. In serie D il calcio si è fermato da quasi un mese, come nelle altre categorie si sta valutando se continuare o meno la stagione – quando sarà possibile- rimane ancora un interrogativo lontano da essere sciolto visto che l’emergenza sembra essere ancora lontana dal suo esaurimento. Ai colleghi dell’Almanacco del calcio toscano è intervenuto il direttore sportivo del Follonica Gavorrano Filippo Vetrini.
“Pensare al calcio in questo triste momento, mi sembra un abominio, quando ogni giorno registriamo nuovi decessi. Il mio pensiero e quello di tutto il Follonica Gavorrano va a tutti gli angeli negli ospedali italiani, medici e infermieri, che ogni giorno mettono a repentaglio la propria vita per salvare quelle degli altri. Loro sono i veri vincitori del campionato.”
Cosa pensa che succederà alla fine di questa pandemia? :
“Questa domanda da un lato è anche un messaggio di speranza, perché quando si riuscirà a pensare se e come finire i vari campionati, vorrà dire che questa peste sarà ormai un lontano ricordo. Detto questo, appoggio in toto le posizioni assunte in questi giorni dal presidente della Lnd, onorevole Sibilia e dall’avvocato Barbiero, responsabile del dipartimento interregionale: si deve far di tutto per portare a termine i campionati, perché promozioni e retrocessioni non si possono decidere a tavolino. L’annullamento o il congelamento delle classifiche mi sembrano soluzioni non garantiste. È naturale che altre situazioni di forza maggiore, saranno analizzate da chi, come Sibilia e Barbiero, hanno a cuore la regolarità dei campionati. Sono altresì convinto che si faranno garanti presso il Governo, perché siano aiutate le società dilettantistiche dal punto di vista economico, a partire dalle spese di iscrizione e di tesseramento per la prossima stagione, altrimenti ci troveremo di fronte a un vero e proprio collasso, con il sistema calcio che dovrà darsi una ridimensionata, a partire dall’alto. Ribadisco comunque che queste situazioni saranno da affrontare solo e soltanto quando il Paese avrà superato questo difficilissimo momento. Il mio pensiero attuale va a tutte le vittime e i loro familiari, ribadendo il motto: restate a casa per evitare nuovi contagi.”