Il protagonista dell’ultima intervista “home made”, realizzata e pubblicata sul Sito Ufficiale della SSD Palermo Calcio, è stato Alberto Pelagotti. Il 31enne estremo difensore empolese, ha rilasciato delle dichiarazioni molto significative, spaziando tra diverse tematiche assai rilevanti e rivolgendo, cosa più importante, un pensiero di sincera vicinanza a coloro i quali abbiano perso i propri cari in questa dura lotta contro il “nemico” Coronavirus e anche a chi si stia spendendo ogni giorno per cercare di salvare quante più vite possibile, nei vari Ospedali e nelle strutture sanitarie che in questo momento sono autenticamente in trincea.
Queste le parole del numero uno rosanero:
“Stiamo attraversando un’emergenza planetaria che segnerà di certo le nostre esistenze per sempre. Neanche i nostri genitori hanno mai vissuto qualcosa di simile. È una situazione nuova e bisogna affrontarla mantenendo la calma e con grande senso di responsabilità. Voglio dedicare un pensiero alle famiglie delle vittime, ma anche ai medici ed agli infermieri impegnati in prima linea, che ogni giorno salvano vite e la sera tornano a casa esausti e con i segni delle mascherine sul volto. Sono eroi invisibili che meritano tutta la nostra stima e riconoscenza.
Durante questa sosta forzata, sto trascorrendo il tempo riguardando i video delle nostre partite giocate finora. Cerco di concentrarmi su tutti i piccoli errori commessi, soprattutto in fase difensiva. La mattina aiuto mia moglie Federica nelle faccende domestiche e gioco con i miei bambini Nicole e Liam, e insieme al nostro terzo figlio, il cane Apple. Nel pomeriggio mi alleno per 2-3 ore seguendo il programma elaborato dal nostro Preparatore Atletico. Sono costantemente in contatto con i miei compagni di squadra, i Direttori, lo Staff Tecnico, il Team Manager ed i Medici del Club. Nessuno di noi è in ferie. Anche se relegati in casa siamo tutti sul pezzo, in attesa di riprendere regolarmente le solite attività.
Mi posso affettuosamente definire il papà adottivo degli Under della Prima Squadra. Prima che mia moglie mi raggiungesse in Città, ho trascorso molto tempo insieme a loro. Il nostro rapporto è meraviglioso e mi rende orgoglioso il fatto di essere un punto di riferimento per questi giovani, che oltre ad avere ottime qualità tecniche, sono davvero dei ragazzi puliti e maturi.
Il legame via Social con i tifosi è fantastico, da bambino ero curioso di sapere come vivevano i miei idoli fuori dal campo, per questo mi piace far vedere loro come si svolge la nostra giornata, regalandogli un po’ di svago in queste giornate così difficili. L’augurio, ovviamente, è quello di ritrovarci presto a festeggiare insieme in un ‘Barbera’ stracolmo e di poter finalmente riabbracciarci. L’obiettivo comune, adesso, deve essere quello di ritornare ognuno alla propria vita normale.
Sono ottimista per natura e sono convinto che riusciremo a terminare il Campionato. In quest’ottica, nonostante una pausa così lunga, dovremo necessariamente farci trovare pronti, mentalmente e fisicamente, per concludere bene il nostro percorso. Non possiamo mollare, dobbiamo mantenere la forma e la concentrazione, in modo da avere una marcia in più quando riprenderemo ad allenarci in gruppo.
Abbiamo iniziato la Stagione vincendo le prime dieci partite, forse credendo di essere imbattibili. Poi siamo tornati con i piedi per terra, ma siamo stati bravi a far durare poco quella crisi di risultati. Ritengo che ci sia stato un certo equilibrio tra il Girone d’Andata e la prima metà del Girone di Ritorno. Non dimentichiamo che basterebbero sei vittorie su otto gare ancora da disputare, per centrare il nostro obiettivo. È questo il mio unico programma a breve termine, per il resto ho ben poco da pianificare, soprattutto perché il mio futuro lo immagino solamente e rigorosamente a tinte rosanero”.