Michele Valentini aveva fatto il suo rientro nella trasferta contro il Franciacorta: il lungo calvario dovuto all’infortunio, poi purtroppo il diffondersi del Coronavirus e l’interruzione del campionato. Il centrocampista dei virgiliani fa il punto della situazione ai colleghi de Lavocedimantova:
“È una situazione che ci responsabilizza molto. Ci hanno passato la palla, per usare un gergo calcistico: ora tocca a ognuno di noi comportarsi responsabilmente, per il bene di tutti. È una sfida tosta, ma dobbiamo impegnarci a vincerla. Le mie giornate? Sono a Imola. Fino a qualche giorno fa uscivo a correre in collina, ora rimedio con il tapis-roulant della mia ragazza Federica. Alterno corsa e lavori di forza, sperando di tornare presto in campo. Il resto è tempo libero. Fino a un certo punto: io e Federica abbiamo deciso di regalare alcuni vestiti ai poveri e li stiamo scegliendo. Un lavoraccio, però a fin di bene. Che ci tiene molto impegnati. Coronavirus? Devo dire che all’inizio l’ho un po’ sottovalutato. Poi, parlandone con i miei amici, ho capito che lo scenario era davvero grave. Il sovraffollamento degli ospedali è l’aspetto più pericoloso e inquietante. Ora vediamo cosa succede nelle prossime due settimane: speriamo di vedere la luce. Se riprendiamo, dovremo giocare ogni 3-4 giorni per concludere il campionato. Con il caldo che influirà non poco. Il Mantova ha un organico ampio e attrezzato: questo è il vantaggio che dovremo sfruttare. Cancellare la stagione sarebbe ingiusto e io non voglio crederci: chi ha investito tanto si ribellerebbe. Piuttosto congeliamo le classifiche, anche se mi dispiacerebbe molto, perchè tutti noi meritiamo non solo di vincerlo, questo campionato, ma anche di festeggiare sul campo questo traguardo. Se non fosse possibile, sarebbe una gioia a metà. Oltretutto causata da circostanze drammatiche”.