Il Consiglio Direttivo della L.N.D. ha deciso di sospendere l’attività organizzata dalla Lega Nazionale Dilettanti sia a livello nazionale che territoriale sino al 3 aprile 2020 (leggi C.U. 281). Il motivo è legato al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sul rischio contagio da Covid-19 (D.P.C.M. 8.3.2020 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, edizione straordinaria, n. 59 dello stesso 8.3.2020). Ci troviamo, in questi giorni, a combattere contro un nemico, il Coronavirus, che non conosciamo, sul quale persino gli scienziati non sono in grado, al momento, di dirci molto.
Abbiamo intercettato il tecnico del Grumentum Val D’Agri Antonio Finamore, per conoscere il suo pensiero in merito allo stop forzato del campionato:
“Al netto delle implicazioni gestionali, di natura tecnica e anche amministrativa, ritengo che il mondo dello sport sia un punto di riferimento per tutta la comunità nazionale e debba essere d’esempio in prima linea in questo tipo di emergenza per indicare la strada giusta affinché le profilassi che vengono indicate dal mondo scientifico possano arrivare in profondità nel tessuto sociale. Il calcio è certamente un canale, un campione, un esempio per le comunità locali. Nel decidere di fermarsi lancia un segnale forte e uno stile di vita da adottare. Stiamo in una condizione straordinaria che la Nazione deve fronteggiare, è un nemico invisibile ed è necessario applicare misure straordinarie, prenderne atto e far sì che le istituzioni preposte con linee guida monitorino il decorso. Le amministrazioni pubbliche e private devono adeguarsi a prescindere da ogni altra valutazione, d’altronde l’istituzione calcio ha i suoi parametri, ha le sue normative, credo che questa sia una situazione prevista e regolamentata. Bisognerà applicare le norme per come esse esistono e accettarne il responso con responsabilità e sensibilità. In questo momento la sensibilità e la responsabilità verso se stessi e verso le proprie famiglie sono prioritarie rispetto al resto”.