Giocare a porte chiuse o rinviare anche le prossime giornate, il bivio a cui si troverà da dipanare la Lega Nazionale Dilettanti in seguito al decreto ministeriale emanato oggi per limitare la propagazione del Coronavirus. L’allenatore in 2° della Lucchese si è espresso ai microfoni dei colleghi della “Gazzetta Lucchese”:
“In primis bisogna tutelare la salute delle persone, poi il lavoro di tutti coloro che hanno un’occupazione, dalle fabbriche alle aziende e anche nel calcio per poter continuare ad andare avanti. Secondo me la soluzione ideale è dare il tempo necessario per stabilizzare questo coronavirus e fermare tutto lo sport, in generale. Tutte le manifestazioni che possono portare gente negli stadi, ecc, ecc… Anche perché si eviterebbe anche di “falsare” i campionati, in tutte le categorie. In primis bisogna tutelare la salute delle persone, poi il lavoro di tutti coloro che hanno un’occupazione, dalle fabbriche alle aziende e anche nel calcio per poter continuare ad andare avanti. Secondo me la soluzione ideale è dare il tempo necessario per stabilizzare questo coronavirus e fermare tutto lo sport, in generale. Tutte le manifestazioni che possono portare gente negli stadi, ecc, ecc… Anche perché si eviterebbe anche di “falsare” i campionati, in tutte le categorie. Le porte chiuse non risolverebbero il problema perché gruppi di tifosi si ritroverebbero a vedere la gara, o fuori dallo stadio. Magari le porte chiuse toglierebbero responsabilità alle Leghe. Come membro dello staff e pensando alla gara contro il Prato, secondo me non va bene giocare a porte chiuse, sia per noi, per i tifosi, che per la squadra, per non parlare delle due società”.