Male, malissimo, nell’ultima giornata: Foggia, la figuraccia resta. Bitonto, il ko interno probabilmente ha lasciato qualche strascico contro il Taranto, dove ai punti avrebbero decisamente meritato i rossoblù. L’Audace Cerignola ha recuperato in due giornate 5 punti; con il Foggia che torna da Casarano con una sconfitta che pesa enormemente perché giunta al termine di una prestazione incolore o, meglio, figlia di un film horror… Neppure i cambi di Ninni Corda sono riusciti a scuotere i satanelli.
Un brutto Bitonto, invece, allo Iacovone: non è riuscito, quasi mai, a far valere la sua indubbia superiorità tecnica. Dopo i primi minuti giocati discretamente (tanto possesso palla ma nessun tiro verso la porta avversaria), i neroverdi hanno provato a utilizzare la loro arma migliore soprattutto nella ripresa: le ripartenze. Taurino ad urlare dalla panchina, con i giocatori che non hanno sfruttato alcune occasioni in superiorità numerica. E domenica c’è il Brindisi…
Due gare, quelle di Casarano e Taranto che hanno lasciato perplessi tutti, in primis i tifosi di entrambe le squadre. Nella ripresa, probabilmente neanche l’orgoglio ha smosso alcuni e, al di là dell’impegno, almeno per il Bitonto, è arrivato un punto prezioso. Niente gol, anche se qualche piccolo segnale si è visto.
In casa Foggia, invece, ci si aspettava una squadra battagliera, e i tifosi si sono dovuti sorbire una squadra senza logica e determinazione. C’è ancora tempo e modo per raddrizzare queste ultime giornate: il campionato è l’obiettivo numero uno della società. Presentarsi così a Casarano, con una prestazione simile non fa ben sperare per il futuro. Spesso ci ha pensato il talento dei singoli a mettere tutti d’accordo o un episodio particolare. Ora sotto con il Nardò…
E che dire dell’Audace: la rosa di Feola gioca bene, ma da tempo. Gioca un calcio incredibile e con diversi calciatori che in questa categoria c’entrano ben poco. Una vittoria fondamentale… ma avvolgiamo il nastro: che primo tempo, che intensità, che bell’Audace. Cattiva, concentrata, pronta a soffrire nel secondo tempo. Il Sorrento parte guardingo poi nella ripresa comincia a premere. Gli ofantini però chiudono le fonti di gioco: tutti sanno quello che devono fare e quando riparte veloce il Cerignola colpisce. Sansone e Rodriguez, da applausi in una domenica bellissima.