A distanza di due settimane dallo straordinario gesto di Fair Play compiuto da Stefano Gramaccia, Capitano dello Sporting Trestina, nel Derby contro il Foligno, la Serie D ci offre un altro meraviglioso spunto per raccontare di un episodio utile a riconciliarci ulteriormente con il Calcio vero, verace, pulito, romantico e che purtroppo sappiamo essere sempre più una “rarità” al giorno d’oggi.
Questa volta, a segnalarsi come epicentro della sportività, è stato lo Stadio “Aldo e Dino Ballarin” di Chioggia, dove si è disputato l’incontro tra l’Union Clodiense CS padrona di casa ed il Belluno. Al minuto 58′, con il risultato inchiodato sullo 0-0, il Direttore di Gara, il Sig. Domenico Leone della Sezione A.I.A. di Barletta, ha concesso ai gialloblù ospiti un calcio di rigore per un presunto fallo di mano in area commesso da un giocatore granata. Il capannello creatosi intorno all’Arbitro, fatto comprensibilmente oggetto delle civili proteste dei Calciatori di casa, è stato subito “sedato” dall’intervento dell’attaccante del Belluno Giovanni Madiotto, avvicinatosi al Sig. Leone per dirgli come nessun avversario avesse toccato la sfera con le mani, inducendo lo stesso a ritornare sui propri passi e facendo ripartire l’azione con un calcio di punizione in favore dell’Union.
Un gesto spontaneo, che assume una valenza ancor più straordinaria se si pensi che quel penalty sarebbe potuto potenzialmente portare al gol del vantaggio i gialloblù, che avrebbero così indirizzato la gara dalla propria parte dopo circa un’ora di gioco. Il 28enne centravanti trevigiano Giovanni Madiotto invece, non se l’è sentita di usufruire di un tiro dagli undici metri scaturito da un evidente errore arbitrale, rinunciando al rigore e prendendosi per questo gesto i complimenti dello stesso Direttore di Gara, di tutti gli avversari, oltre ai meritati applausi di tutto il “Ballarin”.
Un apprezzamento legittimo, che è si è tramutato in “standing ovation” al momento della sostituzione di questo ragazzo dall’animo puro, protagonista di una Stagione sfortunata, ritornato a giocare solo nel Gennaio scorso, dopo quasi otto mesi di stop, a causa di un grave infortunio. Questo splendido episodio di correttezza e Fair Play, rende onore all’uomo prima ancora che al Calciatore Madiotto, autore di un gesto d’altri tempi, di cui non si è affatto pentito e mai se ne pentirà, nonostante per la sua squadra sia poi maturata una sconfitta sul campo, con l’Union Clodiense CS che a sette minuti dal novantesimo, ha segnato il punto del definitivo 1-0 in proprio favore con Marco Cuomo, abile a far centro di testa, finalizzando un perfetto corner battuto da Christian Duse.
A margine del Derby del “Ballarin”, lo stesso Madiotto, intervenuto in Sala Stampa nel post partita, ha dichiarato:
“Ho ritenuto che fosse la cosa giusta da fare. Lì per lì mi sembrava che l’Arbitro stesse commettendo un errore clamoroso e ho voluto segnalarglielo quando ci siamo ritrovati vicino e ci siam confrontati sull’accaduto. So che magari qualcuno non sarà stato d’accordo su ciò che ho fatto, ma mi è sembrata la cosa più corretta da fare e la rifarei, anche se abbiamo perso la partita e quell’episodio sia stato probabilmente decisivo”.
E se il Belluno ha perso la gara sul campo, altrettanto non può dirsi per Giovanni Madiotto e per il concetto del Fair Play in generale, che sul manto erboso del glorioso impianto clodiense si sono presi la scena a pieno titolo e con pieno merito. I gialloblù non avranno fatto incetta di punti, ma di dignità sì e questo è un valore ben più importante dei classici tre punti in palio, in questo determinato momento storico, ancor di più.