Che l’attenzione dei media e dei vari addetti ai lavori si sia focalizzata sulla “non vittoria” del Savoia e sull’incremento del distacco tra le due “grandi” del Girone I, è innegabile. Altrettanto evidente, è apparso il mancato riconoscimento di quei meriti, legittimi ed opportuni, che si doveva al Marina di Ragusa, compagine resasi protagonista, due giorni addietro, di una prestazione tutt’altro che anonima in quel di Torre Annunziata.
Con le dichiarazioni rilasciate nel post-gara da alcuni esponenti del Club campano, si è andato a delineare uno scenario che effettivamente non rispecchia ciò che si è visto sul manto erboso del “Giraud” Domenica scorsa. Al cospetto del Savoia infatti, si è presentato un Marina tosto, arcigno, determinato, “sfacciato”, messo in campo in maniera impeccabile dall’ottimo Mister Salvatore Utro e giunto in Campania non per recitare il mesto ruolo di sparring-partner, così come qualcuno potesse pensare, bensì convinto di poter fare la propria gara, dando continuità al periodo positivo che sta caratterizzando la compagine iblea. Una squadra che questa Categoria vuole tenersela decisamente stretta e che con il preziosissimo punto raccolto Domenica, si è portata a -1 dalla prima posizione di classifica che oggi significherebbe salvezza diretta. Non si può inoltre non sottolineare la circostanza che ha visto i rossoblù, capaci di fermare due volte su due gli oplontini di Mister Carmine Parlato, dopo che già all’Andata si riuscì ad impattare contro i Bianchi, con quel 2-2 maturato a Marina di Ragusa, a margine di un Secondo Tempo a dir poco pirotecnico. E in attesa di vivere una prossima Domenica pomeriggio da sogno, ospitando la “Regina” Palermo, in casa rossoblù si è fatto un piccolo passo indietro, andando ad analizzare proprio la prestazione di Torre Annunziata, con il DG Nunzio Calogero, che ci ha tenuto a rappresentare il pensiero suo e della Società, in merito anche alle dichiarazioni non proprio corrette e corrispondenti al vero, rilasciate da alcuni esponenti del sodalizio torrese.
Ai Canali Comunicativi societari, Calogero si è espresso in questi termini:
“Parto innanzitutto dal ringraziare e complimentarmi con la Società del Savoia e con la sua tifoseria, per l’accoglienza, la disponibilità e le attenzioni riservate a noi Dirigenti e a tutti i nostri tesserati in occasione di questo, per noi, entusiasmante incontro. Premesso ciò, vorrei dissentire con quanto detto e scritto a fine gara andando ad esprimermi sulla “lettura tecnica” che è stata fatta. Siamo arrivati in Campania con l’umiltà ed il coraggio di sempre, consapevoli di avere di fronte una Società di prim’ordine sotto tutti gli aspetti, per obiettivi, organizzazione, blasone e soprattutto risorse umane ed economiche, che sono di Categoria superiore, con programmi ambiziosi dovuti appunto ad un budget di gran lunga superiore al nostro. Noi abbiam fatto la nostra partita, non abbiamo subito un tiro in porta durante i primi quarantacinque minuti ed anzi, nel primo quarto d’ora della ripresa, abbiamo collezionato due/tre palle gol clamorose, da cui è scaturito anche un palo colpito da Mauro. Successivamente e fisiologicamente, avendo noi speso tanto dal punto di vista atletico, è venuto fuori alla grande il Savoia, che innegabilmente collezionato tre palle gol nitide negli ultimi venti minuti, tutte sparate alte sopra la traversa, maturando precedentemente un’altra occasione, da cui è arrivata l’unica parata peraltro dell’intera partita del nostro portiere, derivata più che altro da un errore individuale. Questo solo per dire che il Marina non ha rubato nulla a Torre Annunziata, si è difeso bene, approcciando in maniera encomiabile ad una gara in trasferta contro una delle due più forti del Girone, assieme al Palermo.
Non voglio assolutamente entrare nelle polemiche e nelle diatribe tra il Palermo ed il Savoia. Mi premeva solamente esternare il mio punto di vista sulla gara. Non ho ritenuto opportuno dover ascoltare delle dichiarazioni che parlavano di gara a senso unico, che andassero magari a nascondere i propri limiti, parlando di presunti torti arbitrali subiti. Lo reputo poco corretto e molto irrispettoso nei confronti dei nostri giocatori che lavorano, sudano e si approcciano a questo campionato con molta umiltà, scendendo in campo per dare e garantire il massimo contributo alla causa rossoblù, quasi esclusivamente per l’amore, l’affetto e la fiducia che li lega a questa bella realtà calcistica”.