Andata in archivio la 20ª Giornata nel Girone H di Serie D ed osservando la classifica del Casarano Calcio, vediamo la compagine rossazzurra collocata al sesto posto della graduatoria con 31 punti, uno in meno rispetto al Taranto, che attualmente occupa la quinta posizione, la prima a garantire gli spareggi Play-Off di fine Stagione.
Un rendimento, quello dei salentini, assolutamente in linea con quelli che sono i reali valori tecnici, atletici, fisici e globali dell’organico a disposizione di Mister Dino Bitetto. Una considerazione che, difficilmente può non essere condivisa da chi abbia assistito a tutte le gare giocate quest’anno dal Casarano e che si sarà inevitabilmente reso conto di quanto le cinque squadre che in questo momento precedono i rossazzurri in classifica siano, nel complesso, più complete, attrezzate e “pronte” rispetto ai rossazzurri, per contendersi le primissime posizioni, quelle che consentiranno verosimilmente a due di esse, di andare incontro alla promozione in Serie C.
Un traguardo a lungo cullato dai tifosi casaranesi, che nonostante le evidenti carenze della loro squadra del cuore, hanno sperato fortemente che si potessero bruciare le tappe e che in virtù magari di un mezzo “miracolo sportivo”, il Casarano potesse lottare già quest’anno per il tanto agognato ritorno nel Calcio “che conta” e che compete ad una piazza gloriosa come quella rossazzurra. Sogni e desideri alimentati in particolar modo nel mese che è intercorso tra la vittoria interna contro il Gladiator ed il pareggio in casa della Nocerina, periodo in cui il Casarano ha collezionato quattro vittorie e due pareggi, rilanciandosi in modo netto. Dopo il pari di Nocera Inferiore però, con la rete del 2-2 finale subita in pieno recupero, l’asticella è andata drasticamente ad abbassarsi. Da lì, un pareggio interno (1-1) piuttosto beffardo contro il Gravina, la sconfitta del “Capozza” subita per mano dell’Audace Cerignola (1-2) e i due pareggi esterni incolore di Taranto (0-0) e Brindisi (1-1); questo il ruolino delle Serpi negli ultimi quattro match disputati, un rendimento che non ha fatto perdere contatto con la zona Play-Off, ma che ha drasticamente allontanato i salentini da Bitonto, Foggia, Sorrento e Audace Cerignola, che al di là di qualche sporadico pareggio, hanno inanellato una serie importante di vittorie consecutive, relegando i salentini a ben 13 punti di distanza dalla vetta. È chiaro come le speranze (piuttosto utopistiche) di lottare per il primo posto siano oramai del tutto svanite e, come detto poc’anzi, si sia strada facendo palesato quello che è il reale valore della compagine casaranese.
Se quindi da un lato, la classifica possa considerarsi in linea con le più adeguate aspettative, dall’altro, comincia a diffondersi un certo malcontento all’interno della tifoseria rossazzurra. I sostenitori del Casarano sono perfettamente coscienti del potenziale del Club e di quanto importante sia avere alle spalle una Società solida e ambiziosa come quella presieduta da Giampiero Maci, ma sono altrettanto delusi e in parte frastornati, a seguito delle recenti prestazioni della formazione di Mister Bitetto.
Che il bel gioco in Serie D sia una chimera è risaputo e quindi non è tanto la mancanza di una manovra fluida e gradevole a far risentire i tifosi, quanto l’evidente mancanza di mordente, di grinta, di voglia, di ardore agonistico che, specie nelle ultime uscite, non si è potuto fare a meno di riscontrare nelle prestazioni del Casarano.
Tutto ciò non fa altro che aumentare i rimpianti, perché nonostante il valore globale della rosa sia realmente da 5º/6º posto, forse con un po’ di determinazione e di “sudore” in più, oggi questa squadra potrebbe avere un distacco dalle posizioni di vertice decisamente inferiore. Probabilmente, a determinate carenze tecniche ed atletiche, si sarebbe potuto sopperire con l’agonismo, con la voglia folle di onorare una maglia gloriosa come poche altre nel panorama dell’intera Serie D. Chissà, forse qualcuno degli atleti rossazzurri non è realmente conscio del “peso storico” del contesto in cui si trovi. Forse, gli atleti presenti in organico, ritengono di star facendo un Campionato comunque all’altezza, chissà. Quel che è certo, è che tante volte si sia riscontrato troppa sufficienza, troppa poca convinzione e cattiveria agonistica, che poi sono proprio le componenti che più di ogni altra fanno la differenza in questa Categoria.
A cosa sarà dovuto questo scarso furore agonistico? Le chiavi di lettura sono molteplici e il tempo delle valutazioni, dell’attribuzione delle varie responsabilità e dei bilanci definitivi, non è ancora arrivato.
Restano undici giorni di mercato e quattordici Giornate di Campionato, da vivere nella speranza che lo “spettacolo” tutt’altro che piacevole, offerto dal Casarano negli ultimi due Derby contro Taranto e Brindisi, non vada ripetendosi più da qui in avanti. Perchè, per quanto in linea si possa essere rispetto a determinati valori e programmi, quella Maglia, quella gloriosa Maglia, merita onestamente molto, molto di più.