Ancora profondamente scossi ed increduli per quanto accaduto nei giorni scorsi, il Direttore Sportivo Fabio Moscelli ed il Presidente della Fidelis Andria Aldo Roselli, sono intervenuti ai microfoni della Stampa locale, analizzando il particolare momento storico vissuto dal sodalizio federiciano, a seguito del gravissimo atto intimidatorio subito in prima persona da Moscelli.
“C’è tanta amarezza ed enorme delusione – ha dichiarato Fabio Moscelli – ma c’è anche tanta rabbia da ritenersi positiva, perchè personalmente sono portato a guardare sempre e solo al Calcio, al lavoro e dinnanzi a ciò, qualsiasi paura svanisce. Sono sicuro che questo atto non sia stato opera della tifoseria organizzata, con la quale c’è sempre stato tanto rispetto, soprattutto in virtù delle tante soddisfazioni vissute assieme durante questi anni. Penso che l’autore di questo ignobile gesto possa essere ritenuto un cane sciolto, qualcuno che non può neanche essere definito tifoso e che sicuramente non si è reso conto della gravità dell’accaduto, nonché della cattiva figura che l’intera Città di Andria ha fatto a livello nazionale. Bisogna allontanare questi pseudo-tifosi che non vogliono bene ne’ alla Fidelis, ne’ ad Andria e che sono solo gente che fa male alla società in generale”.
Gli fa eco il Presidente Aldo Roselli che, a riguardo, ha ritenuto di esprimersi in questi termini:
“Sicuramente è stato un atto di una gravità inaudita. Se dovesse ripetersi un’avvenimento simile, come già annunciato nell’immediatezza dell’accaduto, oltre al disimpegno di tutti i soci del Club, potrebbe anche esserci il ritiro della squadra dal Campionato. L’auspicio è che da qui si possa ripartire tutti insieme, lottando ancora più uniti e compatti di prima, per salvare questa Stagione e salvaguardare il futuro della Fidelis”.