È una partita che da quelle parti stanno aspettando praticamente da inizio Stagione, una di quelle gare destinate a rimanere alla storia comunque andasse a finire. Il match odierno tra San Tommaso e Palermo, rappresenta indubbiamente il punto più alto dell’epopea calcistica del Club irpino ed è un appuntamento che ha generato gran fermento nell’omonimo Rione, così come nella stessa Città di Avellino.
Al di là del risultato che maturerà sul campo, questo 11 Gennaio 2020, sarà ricordato per sempre come il giorno de “La Partita”, almeno per chi ha a cuore le sorti del San Tommaso Calcio. Una squadra che, nella classifica del Girone I, è attualmente collocata al penultimo posto (seppur con una gara in meno), con la peggior difesa del raggruppamento e in astinenza da tre punti dal lontano 20 Novembre, giorno in cui ebbe la meglio sul Marsala, battuto 2-1 tra le mura amiche, a margine del Recupero della 10ª Giornata. Da allora, sono state diverse le battute d’arresto, l’ultima delle quali, maturata sul campo del Savoia (2-0) Domenica scorsa, contro la rivale per eccellenza del Palermo per il primo posto finale in questo Girone.
Insomma, per i Grifoni, un doppio impegno ravvicinato piuttosto proibitivo, proprio come all’Andata, dove tra Savoia e Palermo, riuscirono a portare a casa un punto strappato agli oplontini (1-1), uscendo a testa altissima e tra gli indimenticabili applausi del “Barbera”, a seguito della sconfitta per 3-2 incassata contro la capolista.
Il San Tommaso ha un disperato bisogno di punti-salvezza e non scenderà in campo per recitare il mesto ruolo di “sparring partner”, ma con il chiaro intento di fare lo sgambetto al “gigante” rosanero, provando a tramutare l’evento di oggi da storico ad epico.
In casa Palermo, comprensibilmente, non c’è la stessa euforia che si vive nell’ambiente irpino, non fosse altro perchè questa Società sia storicamente abituata ad esser collocata nell’Olimpo del nostro Calcio e il fascino che possa avvolgere l’appuntamento odierno per chi tifa le Aquile, non può ragionevolmente essere lo stesso di chi sostiene il San Tommaso. Piuttosto, questo, è un incontro particolarmente temuto dal tecnico panormita Rosario Pergolizzi, conscio di quelle che possano essere le insidie di un match che appare impari solo sulla carta. La capolista sa bene che le difficoltà, ambientali, tattiche e tecniche che incontrerà, saranno molteplici e tutto ciò, unito alla spasmodica pressione che grava sui Calciatori rosanero, non potrà che farci assistere ad una partita quantomeno equilibrata e non priva di “colpi di scena”.
Il Savoia sarà attento spettatore esterno e si augura ovviamente che i corregionali fermino il Palermo, per tentare poi di avvicinarsi ulteriormente al primo posto, a margine della gara che Domani attende i bianchi di Torre Annunziata, sul campo dell’ostico Castrovillari.
Non ci resta dunque che vivere questo San Tommaso-Palermo, che tra poche ore andrà in scena sul manto erboso del “Modestino De Cicco” di Pratola Serra. Un appuntamento che è destinato a restare “iconico” per tutti gli sportivi irpini e in particolare per la Società di Patron Cucciniello, che questa storica partita, ha inteso “presentarla” così:
“Non sarà una partita come le altre, non può esserlo. San Tommaso e Palermo difronte, uno contro l’altro. Davide contro Golia. Esattamente un anno fa loro lottavano per la promozione in Serie A, noi cercavamo di vivere un sogno, inaspettato e inimmaginabile.
Ad un anno di distanza, eccoci qua. Sarà una giornata speciale, differente dalle altre. Aspetteremo il Palermo offrendogli tutta l’ospitalità che abbiamo ricevuto all’andata, con l’orgoglio e la fierezza di poterci confrontare con una squadra e una piazza storica, che certamente non si trova nella Categoria che merita. Ci aspettiamo la vicinanza del nostro Rione, e dell’intera città di Avellino. Una città che probabilmente non ha capito quanto possa essere importante questo evento e che non ha intuito cosa la famiglia Cucciniello, a partire da Marco fino ad Annino, è riuscita a costruire in questi anni.
Stateci vicino. Sosteneteci. Abbiamo bisogno di chiunque abbia a cuore le sorti del San Tommaso Calcio. La storia ci aspetta, ma per continuare a scriverla bisogna viverla, insieme”.